Via Santa Teresa, Chiaia, Napoli

Via Santa Teresa, Chiaia, Napoli

Chiaia

Nel cuore di Napoli e racchiusi all’interno di un affascinante convento dell’800, questi prestigiosi appartamenti di diverse metrature sono il risultato di una ristrutturazione all’insegna del comfort, dell’estetica funzionale e della perfetta compenetrazione tra valore storico e design contemporaneo. Una progettazione minuziosa, un’architettura sartoriale e un unico obiettivo: ambienti studiati per il benessere dell’individuo.

Un approccio moderno ma rispettoso della storia e del contesto.

Diversi sono gli elementi di richiamo alla storia custodita in questo affascinante luogo di Napoli. Le facciate chiare e luminose, gli elementi costruttivi del tempo ripresi e valorizzati da toni sobri, valorizzano al meglio le architetture del tempo rendendole moderne sì ma raffinate. Via Chiaia era in precedenza un alveo naturale che si snodava ai piedi del monte Echia e che portava all'estremo ovest della città e ai Campi Flegrei via costa. Assieme a via dei Mille una delle più eleganti e conosciute strade di Napoli per lo shopping d'élite. L’immaginazione ci conduce ad un caldo e confortevole risveglio di fine settimana, inizio di una giornata profumata dall’odore del caffè di Gambrinus e quello della pizza di Brandi. E’ qui che vivrai: al centro della tradizione, dei profumi e della musica di Napoli.

Inquadramento e contesto

La via prende il nome dalla chiesa e convento di Santa Teresa a Chiaia siti leggermente più a monte e raccordati alla via S. Teresa da un omonimo Largo S. Teresa a Chiaia riportato dalla pianta dell’800 col numero 57. Via Santa Teresa, fa parte assieme a via Cavallerizza, Largo Ferrandina, largo Vasto a Chiaia, via Piscicelli e vico S.Maria in Portico del percorso interno dell’antico borgo di Chiaia che collegava la porta di Chiaia o porta Romana con il lido di Chiaia (la riviera di Chiaia) e di qui si dirigeva in epoca romana verso Puteoli percorrendo l’antico tunnel, ” la crypta neapolitana”: quindi questo percorso interno era la prima parte dell’antica “strada puteolana” lungo la quale furono ritrovati anche notevoli reperti archeologici.